E con questa siamo a tre.
Sono passate ben tre settimane dalla prima volta in cui abbiamo iniziato a parlare dei dieci più importanti trends Deloitte e se sei un responsabile Hr o lavori in questo settore, ti consigliamo di dargli un’occhiata o leggere i nostri post di divulgazione, perché questa ricerca vale.
La scorsa settimana abbiamo parlato di leadership, cultura, apprendimento e altre belle esigenze segnalate dagli addetti ai lavori come prioritarie. Cosa accade poi al resto della classifica?
Partiamo in ordine: al sesto posto con ben il 79% dei voti troviamo la creazione di processi e sistemi dedicati a gestire il numero considerevole di informazioni. Niente più semplificazione, visto che abbiamo l’intelligenza e gli ingegneri, studiamo applicazioni e software. Così magari un giorno, avremo meno la compulsione a voler controllare tutto.
E scusateci se dalla settima posizione cessiamo di scrivere le percentuali, ma si sa nessuno a parte i ricercatori scientifici, amano vedere troppi numeri su un testo e dunque andiamo avanti nella ricerca, parlandone come se fossimo in un contesto informale.
Gli ultimi tre trends beh nella mia ignoranza li davo un po’ per scontati ma sfortunatamente ancora non lo sono poi così tanto, se compaiono nelle prime dieci posizioni in una survey a carattere internazionale.
Sto parlando dell’esigenza di crescere all’interno della propria posizione e permettere alle persone di procedere nell’acquisizione di abilità e responsabilità in maniera meritocratica e continua. Mi chiedo ancora come sia possibile, al giorno d’oggi e con le premesse che abbiamo visto insieme nella ricerca pensare che una persona possa avere spinta motivazionale senza alcuna prospettiva. Dal punto di vista dell’esperienza umana direi che è praticamente impossibile.
Messaggio per tutti gli Hr Manager dunque: costruite percorsi con spiragli di speranza all’interno e lasciate che le persone diano il meglio.
Noi su questo tema, con tutto il rispetto verso Deloitte , direi che ce la caviamo abbastanza bene.
E poi ci sono i punti otto e nove che accorpo per comodità: ottenere di più dalle persone grazie a un sistema di analisi che funziona e addestrare tutti i collaboratori al mind set digitale.
Un mio professore all’università già vent’anni fa, mentre spiegava i criteri di analisi e valutazione diceva una cosa semplicissima che ancora ricordo come di gran senso: quando parli con le persone per inquadrarle e destinarle, smetti di fare il selezionatore, usa il buon senso e ricorda che non potrai mai pretendere che un pesce possa arrampicare.
E poi eccoci all’ultimo punto di origine molto pratica: come sfruttare al meglio le risorse esterne? Anche questa è bella domanda a cui sarebbe veramente utile e interessante trovare velocemente una risposta per dare flessibilità e diritti allo stesso tempo. Infondo il medioevo, in cui si lavorava a giornata pare finito da un po’.
Grazie Deloitte per questa ricerca, abbiamo perlomeno una direzione e uno spunto di riflessione per cercare di rimanere competitivi e umani allo stesso tempo.