Vogliamo essere precisi e puntuali, sopratutto quando scegliamo i titoli. E quindi sì, hai visto bene, abbiamo usato la parola oziare, che nel senso comune si avvicina a parole come: perdere tempo, improduttività, lassismo, pigrizia.
Eppure in passato c’è stato qualcuno, un nome a caso Bertrand Russell, che ha scritto un saggio proprio su questa strana parola.
Secondo lui e anche secondo noi, il tempo ideale da dedicare all’ozio_ sono ben quattro ore della nostra giornata_ in cui buttarsi a mente sgombra in attività ricreative, ludiche e sociali, insomma senza fare niente di particolare.
Quando la scorsa settimana abbiamo parlato di Formazione One Shot e abbiamo tirato un po’ le fila del suo significato e delle implicazione della vita aziendale, beh abbiamo sentito il bisogno ribadire il concetto da un altro punto di vista.
Quando ci permettiamo di stare a mente sgombra accade quasi sempre qualcosa di sorprendente:
1. Per ogni persona: ci rilassiamo di fronte alle difficoltà, che smettono di apparire insormontabili ed emerge il nostro spirito naturale all’adattamento (non lo diciamo noi, ma un tipo di nome Darwin)
2. Per tutti i gruppi di persone, a partire da una coppia a uno staff aziendale: diminuisce il brusio che sovrasta le relazioni, tutto si fa più semplice e viene ridotto all’osso. Quando questo accade, di solito la soluzione, qualora ci siano decisioni da prendere, emergerà spontaneamente.
Di fronte alle grandi imprese e alle persone che hanno fatto la storia, creando valore proprio qui nel nostro mondo, non possiamo fare a meno di riflettere su quanta grazia hanno avuto a lasciar perdere ogni quisquilia che hanno trovato sul loro cammino. Non ci vuole una forza straordinaria: nessuno ti chiede di essere o fare ciò che non vuoi.
Ciò che rimane quando ti permetti di oziare un po’, sono solo le cose che ami di più.
Buon ozio a tutti.