No..no.. qualche ora è sufficiente, si fidi di me. E poi non abbiamo tempo, sa, mettere a sedere tutte queste persone nello stesso giorno nello stesso posto è difficile. C’è sempre quello che non vuole, chi si dichiara malato, insomma questa formazione va fatta e basta ma prima ce la togliamo di mezzo meglio è.
Il formatore cede e il progetto del percorso articolato in tre mesi, finisce in mezza giornata.
Le persone che si trovano, per così dire, nel frullatore, cosa ne ricavano?
È come una ventata improvvisa, un groppo si usa dire da chi va per mare, qualcosa che imbroglia le vele e fa incattivire le scotte per cui le possibilità di manovra si azzerano e si è in balìa delle onde e degli eventi.
Poi la buriana passa e si ha la sensazione di averla scampata grossa.
La formazione one-shot, un colpo e via, fa più danni che altro per tutta una serie di buone ragioni:
1. Proietta le persone in un altro mondo in un tempo troppo rapido
2. Satura la mente di molte informazioni e concetti nuovi difficilmente applicabili
3. Mette le persone a confronto con comportamenti efficaci che li fanno sentire inadeguati
4. Crea frustrazione e confusione
5. Rafforza quelle convinzioni negative che si manifestano di fronte a ostacoli apparentemente insormontabili del tipo Bello! Però richiede tempo e lavoro; Ah! Queste cose sarebbero più adatte ad altri che stanno là in alto…; Si, si, ma ormai è tardi, la dovevamo fare anni fa.
Ognuno ha i suoi tempi di metabolizzazione e ha bisogno di entrare progressivamente in nuovi schemi di pensiero, per cui investire in progetti di ampio respiro paga e lascia il segno, per far sì che ognuno porti a casa quello di cui ha veramente bisogno.