Settembre è il mese ideale per le attività in outdoor training.
Le aziende ripartono, pochissimi sono in ferie e la mente umana si predispone a nuove imprese e la disposizione d’animo è a livelli di vitalità alta. Le statistiche parlano chiaro: la performance formativa sfiora l’80% di efficacia e questo è un dato di fatto che incoraggia imprese e organizzazioni a “investire” in formazione in questo periodo. Sarà un’eco delle vacanze, ma il desiderio di esprimersi all’aria aperta è forte e impetuoso.
Nelle attività esperienziali il cervello umano sfrutta l’alternanza tra l’attività dell’emisfero destro e quello sinistro. Durante la dominanza dell’emisfero sinistro, il soggetto è impegnato nella comprensione astratta, analitica, nel capire quello che sta apprendendo dal formatore. Dopo circa 90 minuti il cervello ha bisogno di una pausa, di un’alternanza: può essere il momento in cui stimolare l’emisfero destro attraverso il gioco, metafore, aneddoti.
Il ruolo del Trainer, nelle attività esperienziali, consiste proprio nel cercare di innescare questo ruolo di alternanze e mixare il gioco e la riflessione.
Per la sua natura infatti, il gioco è lo stratagemma con cui l’individuo esplora l’universo e mette in atto il processo di apprendimento. Il gioco consente di cambiare le categorie logiche all’interno delle quali ha luogo un’interazione. Ciò conferisce al gioco un elemento di libertà, permettendo agli individui di essere aperti alla curiosità, al nuovo, alla creatività, all’immaginazione, di lasciare spazio mentale alla sorpresa..
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Buon tutto!